Un Regalo per Ryoma!, Ruolata Libera.

Ryoma la guardò e abbozzò un sorriso.
Il Cappuccino .. Ormai non serviva più. Era diventato talmente freddo che berlo era impensabile.
Ryoma azzardò qualche passo verso la finestra della sala e prese il suo cellulare a conchiglia, con appeso il portachiavi di un pupazzetto, preso chissà dove. Fissò lo schermo per qualche momento.
< Ehi, facciamo una festa? > Chiese, ad alta voce. Era un suo pensiero, non si accorse nemmeno di aver parlato.
Però, una festa di compleanno.. era quel che desiderava veramente.

Una Festa..? Poteva rovinare il suo momento di Privacy con Ryoma... Ma annuì. < Va bene.. Chi invitiamo? > Era disposta a TUTTO pur di far felice Ryoma, anche se significava diventare Triste. Socchiuse gli occhi, e senza accorgersene, cadde in un sonno profondo. Beh, Aveva girato la città dalle 4 del pomeriggio del giorno Prima.

< Yuu? YUU? > Ryoma le si avvicinò.
La prese per un braccio e la tirò a se, per poi portarla sul divano e lasciarla riposare. Alla festa ci penserà poi..

< Nhhg.. Cioccolato.. > La ragazza era completamente assopita dal sogno. sul suo volto era stampato un sorriso, le guance rosse, le sopracciglia rilassate. una espressione molto diversa da quelle che fa quando è sveglia. < Ryoma, lo Zucchero filato.. Grazie, Ryoma.. >si girò di lato e rannicchiò le gambe vicino al naso, sfiorando questo con un ginocchio.
Il sorriso su Yumiko era diverso a quelli che Ryoa era abituato a vedere.

Ryoma le passò una mano sui capelli.
< Mpfh, il mio compleanno .. > mormorò < .. lo passeremo al Luna Park, ok? >
Sorrise, guardando il soffitto.

Si svegliò mezz'ora dopo. i suoi capelli , pian piano, si erano scompisgliati e il trucco era praticamente rovinato. Sembrava un mezzo cadavere. < Neeeh.. > non sapeva dove si trovava. Si alzò in piedi e si diresse verso il bagno, come se sapesse già la mappa di casa. Aprì il rubinetto. Non amava mettere l'acqua calda, e per ciò, dal rubinetto sgorgava acqua fredda quasi come il ghiaccio. si chinò leggermente e guardò basso. Chiuse gli occhi, formò un cesto con le mani e lo " Riempì " D'acqua, dopo di che si accarezzò leggermente il volto, per ritornare limpida come non mai. Trovò vicino a lei un pettine e aveva un nastro di raso sul polso, che spesso portava nel caso avesse bsogno di cambiare urgentemente taglio di capelli. Dopo aver pettinato con gran cura i suoi capelli ricci e bianchi, prese il nastro di raso. Era abbastanza lungo, Tre quarti di metro forse. Lo mise a fascia, ma lasciò la sua tipica frangia sugli occhi. infine, non è resistita a fare un bel fiocco.

< Ryo.. Ryoma..? > Prese abbastanza conoscenza sul luogo, e cercò Ryoma, solo per il gusto di chiamare il suo nome.

Ryoma era rimasta per tutto il tempo a guardarla : non si era mai mosso, nè tanto meno allontanato. Di tanto in tanto le accarezzava i capelli e le sistemava la coperta mentre aspettava il suo risveglio. Proprio 2 minuti - contati - prima che lei si alzasse il campanello aveva suonato ben 6 sei volte.
Dlin Doooon.
Dlin Doooon.
Dliiiiin Doooon.
Dliiiiin Doooon.
Dliii-
La pazienza di Ryoma s'era fermata a metà del quinto squillo. Si era alzato bruscamente ed era corso battendo i piedi per terra incavolato come una bestia.
Aveva aperto la porta e davanti ai suoi occhi, un signore sulla 50ina, con i capelli grigi, ricci e sudati nascosti sotto un cappellino estivo blu e gli occhi dannatamente chiari e lucidi.
< Mi scusi..? > Aveva mormorato. L'uomo fece segno di seguirlo. Allora Ryoma si guardo alle spalle e chiuse dolcemente la porta, facendo attenzione a non svegliare la ragazza.
Torno subito, per favore, aspettami.

Yumiko non lo trovò in nessun angolo della casa. Leggermente sconfortata, si sedette su quella piccola sedia rozza e, aspettando, canticchiò qualche vecchia canzone.



Edited by Y u n e; - 10/12/2011, 18:28

Ryoma aprì delicatamente la porta ed entrò con passo felpato. Arrivato al tavolo, gli posò sopra uno scatolone marrone chiaro e si girò verso il divano.
Lei non c'era.
Si era svegliata.
Si girò dall'altra parte e la vide seduta sulla sediolina, mentre canticchiava.
< Hei, bellezza. Ti sei svegliata. Dormito bene? > Le sorrise.

° Bellezza? ° si sentì svenire. < Be..Be..Be.. > ° Calma, Yuu, CALMA. ° < Uhm, Si, Ho dormito magnificamente. > Sorrise, non tenendo conto del rossore al volto.

Lui la guardò per qualche istante, poi posò lo sguardo sullo scatolone e lo aprì emettendo un gemito dopo essersi tagliato l'indice nell'impresa..
Subito dopo tirò fuori un mazzo di fiori tutto colorato e sgargiante.
Si rigirò verso Yumiko e le si avvicinò
< Me l'hanno mandato per posta.. non so da parte di chi sia. > Ammise, arrosendo < Ma.. tieni. > Le porse i fiori, mentre le baciava delicatamente la guancia sinistra.

A Yumiko batteva forte il cuore, era così imbarazzata che si era paralizzata. Riuscì malappena a stringere i fiori nella mano.
Tu - Tum, Tu - Tum.
° Ryoma... ° Un sorriso dolce e rasserenato le coprì il volto, e una lacrima le uscì dall'occhio ocra.
< Ryoma.. Posso sapere che cosa ti è successo? > Prese Ryoma per le guance e lo guardò negli occhi, in piena serietà. < Sul serio, non capisco che cosa ti prende.Non sei mai stato così dolce non me. >

Ryoma la fisso per qualche istante, poi distolse lo sguardo.
Perdendo. Si morse un labbro e, prendendo coraggio, risollevò il volto.
< Perché io.. Ti amo. >
Rosso come un peperone, mormorò queste parole. Le aveva dette con voce talmente bassa che non era nemmeno convinto che la ragazza l'avesse sentito. Ma poco importa.
Ornai l'aveva detto.

Bliiiitz. Un Fulmine si era scaraventato su Yumiko. Perché si che aveva sentito. Sgranò gli occhi, e si mise a piangere dalla gioia, sulla spalla di Ryoma. Poteva sentireIl Battito Cardiaco di Questo, Quasi Melodico. ° Oh.. ° Ella aveva il sorriso più bello che aveva mai fatto. ° Non ci credo. No, non ci credo! °

Edited by Y u n e; - 19/12/2011, 20:29

Ryoma sobbalzò, stupito. Con una lentezza esasperante e piena di una strana malinconia, si girò verso Yune, con i suoi stessi occhi lucidi, per la paura.
Sentii i capelli della ragazza sulle sue labbra, morbidi, soffici.
Tirò su col naso e si inebriò del suo profumo. Sorrise e l'abbracciò
< Che hai, Yumiko? > rise < Sta tranquilla. Non piangere, dai.. >