Chrono Crusade ~

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~ Anime & Manga ~
view post Posted on 7/11/2010, 02:18




Ohha ~
Bene, stavo felicemente leggendo delle Fan Fiction di Soul Eater. Avevo appena finito una che, mentre chiudevo la Pagina per cercarne un altra, mi viene la splendida Idea di cercarne di altri Anime e Manga. E notai che ci sono di tutti i Generi ! Sono stata colpita principalmente da quelle di Chrono Crusade !!! Mi sono piaciute molto, mi Hanno Commossa ! *Comincia a piangere* Già, molto Belle...
Tutte queste, però, sono ambientate alla Fine del Manga (Per questo mi hanno Commosso Q//Q ) ... Penso che la prima, è la Più bella, perchè proprio mi ha trasmesso un senso di...
Mha, Amore ? No, non direi... Se tanto devo, la uso nel Gdr come ... Ummmh...
Dichiarazione °-° L'ho già progettato...
Adesso, quindi, le faccio leggere anche a voi ! Forza, su ! Ecco la Mia preferita :




I ricordi mi colano nelle vene.
Aspetto ancora quell'angelo che mi porterà via, lontano da qui.
Un angelo che mi porterà da te.
E' inspiegabile perché i sogni che devono distruggersi sono sempre i più belli.
Quale sarà la mia lezione?
Seduta ad ascoltare il silenzio che urla.
Seduta ad ascoltare le grida di una guerra.
Seduta ad ascoltare i rumori delle bombe e delle mine.
Volti logori.
Espressioni vuote.
E rimango qui a vedere il tuo riflesso pieno di illusione.
Perché la mia punizione è la vita senza te?
Sono confusa anche io di questo sentimento.
Sarà amore?
Anche se avrò una risposta, questa non riuscirà a portarti da me.
Ho paura. Sono terrorizzata dal fatto che quando morirò tu non sarai qui a dirmi che non sono l’oscurità.
La felicità? Solo qualcosa che posso rincorrere.
Io sono diversa. Maria di Magdala.
Io non posso amare una figura demoniaca, eppure a questo non posso sottrarmi.
Io ti amavo ancor prima di conoscerti.
Noi siamo davvero destinati? Per quanto io non credi al destino, non riesco a dar ragione se non questa.
Altrimenti come posso spiegare che il “demonio” che porta violenza ami il “Dio” che porta pace e viceversa?
Ciò che viene da Dio porta pace e tranquillità; ciò che viene dal demonio, violenza, ansietà.
La solitudine, la disperazione è la miglior linfa per satana.
Le mie mani stanno diventando sempre più bianche, fino a scomparire, così come il mio corpo.
Se una persona stringe un patto con un demone è destinata all’inferno.
Ed io Chrono? Io che sono Maria di Magdala a cosa sono destinata?
Non posso fermare ciò che si è, nemmeno essendo chi sono.
Il passato non può essere cambiato per quanto si voglia, è già successo.
Per quanto provi a cambiarlo, quel momento arriverà e arriverà ancora.
E ora non mi tocca che scomparire, non riuscendo a fermare questo mio dolore.
Non riuscendo a fermare il male che vi si erge in questo mondo.
E avvicinandomi a questa fragile finestra ormai quasi caduta a pezzi, osservo quei mille colori che si tingono nell'immenso cielo.
Questa candida neve ricopre la città. E' assurdo come un tempo così puro possa celare un rosso sangue nel suo penetrante gelo.
Mi lascio trasportare via seguendo quei chicchi di purezza e scivolando via da questa vita, per raggiungerti ovunque tu sia.
Chrono.





Altre Eeeeh ! Molto carine anche queste ^^





Oltre la vita



Rosette si sedette sotto una grande quercia e fissò la superficie limpida del lago. Alcuni pesci colorati emersero per alcuni istanti dalle acque e lei rimase a fissarli rapita. Socchiuse gli occhi ed alzò lo sguardo verso uno dei rami più alti dove Chrno si era seduto per ammirare il paesaggio.
Lo guardò per alcuni istanti e sorrise. Era da molto tempo che entrambi non si prendevano una pausa dal loro lavoro di ammazza demoni.
Sbadigliò e tornò a fissare le rive del lago. Una madre con un bambino passò lì vicino e Rosette non potè fare a meno di notare la somiglianza che c’era tra il piccolo e il suo adorato fratello. Scosse la testa per cercare di liberarsi da quei pensieri, in fondo era proprio per quello che si era presa un paio di giorni di riposo.
Il dolce vento primaverile le accarezzò i capelli trasportando il profumo di alcuni fiori.
Si voltò un istante a guardare Chrno che non aveva smesso di fissare il cielo e automaticamente portò una mano al piccolo oggetto che regolava la sua vita ed i poteri del demone.
Si cinse le ginocchia con le braccia e rimase in silenzio. Quel giorno non aveva molta voglia di parlare, forse perché era l’anniversario del compleanno di Joshua. Ad ogni modo anche Chrno sembrava perso tra i suoi ricordi quindi non si preoccupò molto di instaurare una conversazione o di chiedergli il motivo di quell’insolito silenzio.
A volte si era chiesta che tipo di vita fosse stata quella di Chrno, ma aveva avuto sempre troppo paura di chiederglielo. Certo, sapeva che aveva dovuto sopportare delle grandi sofferenze, ma non aveva mai domandato nulla.
Inoltre Chrno le aveva detto che un giorno le avrebbe raccontato alcuni avvenimenti della sua vita e lei continuava a sperare che ciò sarebbe avvenuto.
Tuttavia il fatto di non conoscere nulla la faceva soffrire. Rosette era certa che se Chrno le avesse confidato le sue paure lei in qualche modo avrebbe potuto aiutarlo, o almeno era quello che sperava..
‹‹ Ehi, Rosette! ›› la chiamò Chrno interrompendo i suoi pensieri.
La ragazza alzò la testa verso il demone che si era messo seduto su un ramo con le gambe che oscillavano nel vuoto.
‹‹ Che c’è? ›› domandò sbuffando. All’improvviso si rese conto d’aver risposto in modo troppo brusco perché Chrno la guardava male.
‹‹ Stavo pensando… ›› rispose il ragazzo fissando alcune nuvole. ‹‹ Secondo te un demone può avere un’anima? Anche se la mia razza ha commesso dei terribili peccati pensi che potremmo possederne una? ››
Rosette rimase per un attimo in silenzio e poi scoppiò a ridere. Non s’era per niente preparata per una domanda del genere e si chiese come mai Chrno gliela avesse posta proprio in quel momento.
‹‹ Non capisco di cosa ti preoccupi! Tu potrai vivere per altre centinaia d’anni! ›› esclamò Rosette rendendosi conto solo allora di ciò che aveva detto.
‹‹ Vivrai così a lungo che alla fine potresti pure dimenticarti di me! ›› continuò la ragazza alzandosi in piedi.
‹‹ Ti sbagli! ›› gridò Chrno scendendo velocemente dal tronco del grande albero. Si fermò davanti a Rosette che lo guardò negli occhi. Per qualche ragione ogni volta che posava i suoi occhi su quelli rossi di Chrno il suo cuore cominciava a battere più velocemente.
‹‹ Io non potrei mai dimenticarti Rosette. ›› disse Chrno sfiorando una ciocca di capelli della ragazza. ‹‹ Mai… ›› ripeté in un sussurro.
Rosette sorrise imbarazzata e fece qualche passò indietro.
Il demone sospirò e s’avvicinò alla sponda del lago. Si chinò per afferrare un sassolino e lo gettò in mezzo ad un piccolo gruppo di pesci che si dispersero sotto alcune rocce.
Rosette fece qualche passo verso Chrno portandosi una mano al cuore. Sapeva di averlo ferito con quelle parole, ma non era riuscita a dire niente di meglio. Ma era pur sempre la verità… Lei sarebbe morta un giorno e lui avrebbe continuato a vivere!
Aveva pensato di essere riuscita ad accettare la cosa, ma allora per quale motivo le faceva tanto male il petto? Una lacrima scese dai suoi occhi e l’asciugò immediatamente. Le sarebbe davvero piaciuto poter rimanere al fianco di Chrno, ma il destino degli uomini era diverso da quello dei demoni…
‹‹ Che ne dici di andare a preparare la cena? ›› propose Rosette afferrando la mano di Chrno.
Chrno ricambiò la presa ed annuì con un fugace sorriso. Strinse la mano che le offriva e posò lo sguardo sul volto di Rosette. Non le disse quanto la trovò bella mentre i raggi del sole le illuminarono il viso, così come non le parlò degli effetti che i suoi sorrisi avevano su di lui. Rimase in silenzio contemplando l’immagine della ragazza che si trovava davanti a lui, desiderando poterla difendere da ogni pericolo.
‹‹ Rosette… ›› la chiamò facendola voltare.
‹‹ Sì? ›› domandò la ragazza piegando la testa di lato.
‹‹ No, niente. ›› rispose il demone continuando a seguirla.


***

Chrno strinse Rosette tra le sue braccia, mentre insieme alla sua amata ammirava il loro ultimo tramonto. Non sarebbe vissuto per altre centinaia d’anni come aveva sostenuto la ragazza qualche tempo prima.
E poi… che senso avrebbe avuto continuare a vivere senza la sua Rosette?
‹‹ Chrno. ›› lo chiamò Rosette distraendolo dai suoi pensieri. La ragazza prese il suo volto tra le mani e lo fissò sorridente. ‹‹ Credo che anche i demoni possano avere un’anima… ›› mormorò al suo orecchio.
Alcune lacrime scesero dal volto del demone che annuì dando un leggero bacio sulle labbra a Rosette.
‹‹ Resteremo insieme per sempre. ›› disse Chrno stringendo la mano di Rosette.
La ragazza annuì appoggiando la testa sulle spalle del demone.
‹‹ Allora ci rivedremo molto presto. ›› mormorarono entrambi mentre il sole calava dietro le montagne tingendole di un cupo rosso sangue.
‹‹ Il tempo di un secondo. ›› concluse Chrno chiudendo gli occhi.
Sì, sarebbero rimasti insieme per l’eternità qualunque cosa fosse accaduta in futuro…






“Futili ― i venti ― per un cuore in porto ―
Inutile la bussola ― inutile la mappa!"

Emily Dickinson




Tu-trun tu-trun tu-trun tu-trun…
Il treno andava, immerso nella notte.
Non era sgomenta: era già stata a bordo; si trattava di un semplice ritorno.
Osservò i dintorni con calma placida. Non più sospesa nel limbo delle anime perdute anzitempo, non più brutalmente strappata a quanto conosceva, poteva specchiarsi con onestà nel finestrino, effigie a quel tempo di un’inconscia, crudele ossessione. Anche quello era diverso, liberato dai denti della bufera di ghiaccio, mentre fuori la notte si stendeva calma e pacifica, buia ma traforata di stelle e struggente come il cielo del Selvaggio West sotto il quale, sessantun anni prima, Chrono e Maddalena avevano stipulato il contratto.
Chrono…
C’era qualcos’altro di diverso.
Sorrise, abbandonando il vetro.
Un’altra cosa, la più importante: non era sola. Chrono le carezzò una guancia, stringendola piano contro il suo fianco. Alla fine aveva tenuto fede alla sua promessa.
Anche se, pensò Rosette, non era così che avrebbe voluto.
Avrebbe preferito stare con lui nel mondo dov’erano nati, ognuno inerme nella pioggia ma forte nel sole, caldo sull’erba o per le strade o nel traffico di New York, bambini e amici e poi qualcosa di più e tutto quello che risplendeva nei suoi ricordi, così lontani e unici. Il luogo in cui si trovavano i loro cari.
…Ma non importava.
In quello strano mondo di spirito, dove il tatto e i sensi erano sempre più ovattati, nuova la vicinanza negli aloni mescolati delle anime, erano insieme. Finché avesse potuto vederlo sorridere e sentire la sua voce, non avrebbe avuto rimpianti. Non c’erano più ragioni per gettarsi dal treno in corsa.
Con un pensiero ai tanti amici lasciati indietro, si preparò a proseguire per una destinazione ignota e divina.
Forse sarebbero giunti sino alla scia sfavillante della Linea Astrale, forse in un altro remoto angolo di cielo ― in pace, finalmente.
E poi, forse, un giorno…
Chi poteva saperlo? Forse un giorno, come le avevano detto che accadeva, i loro corpi di luce sarebbero scivolati ai confini della Via Lattea, tremanti di gioia e d’emozione, e avrebbero potuto ritentare la sorte gettandosi sulla terra come stelle cadenti.
Per ritrovarsi ancora, pur non sapendolo. O per riconoscersi sotto volti diversi…
Oltre monti lontani sorse l’alba e, sul volto illuminato di Chrono, Rosette lesse tutte quelle promesse.






I fiocchi candidi si riflettevano nei suoi occhi scarlatti come batuffoli staccatisi dalle nuvole, per andare a depositarsi nell’altrettanta candida distesa su cui poggiavano i suoi piedi.
A dire il vero, la neve di quella Londra fumosa ed inquinata non era poi così candida… Anzi, tendeva lievemente al grigio, quasi cinireo. Eppure, il contrasto con la sua veste nera la faceva apparire perfettamente immacolata.
Veste nera, capelli neri, carnagione scura. Animo nero.
Animo nero di un demone peccatore.
Completamente fuori posto in quell’ universo candido.




“Tutto questo doveva servire a realizzare il tuo sogno…”



Scosse la testa e riprese a camminare, schivando le persone che si affrettavano per le ultime compere.
Doveva sbrigarsi anche lui, o si sarebbe ritrovato senza regalo per Azmaria.
Bel ringraziamento, dopo tutto quello che aveva fatto per lui. Era solo per merito suo se era stato riaccolto nell’ Ordine di Magdala. Ora che anche Joahn Remington aveva lasciato il suo posto…
Nessun altro si sarebbe fidato di lui.
Chissà come stava Joshua...
Respirò pesantemente, sforzandosi di concentrarsi solo sul pensiero dell'amica... E sul regalo da farle.
Era molto in ritardo, e se non si fosse sbrigato non l'avrebbero fatto entrare.. non nel bel mezzo della Messa di mezzanotte, almeno.
Sapeva quanto l’albina ci tenesse a festeggiare il Natale tutti insieme. Nonostante fossero passati anni da quando l’aveva incontrata la prima volta, e quella bambina dalla voce angelica fosse ormai quasi una donna, l’entusiasmo infantile dedicato allo scarto dei regali era rimasto lo stesso del loro primo Natale passato insieme.
Azmaria…
Pensare a lei, al ruolo che aveva avuto e a quello che ricopriva adesso, lo riportava automaticamente alle.. altre.



“Ho sempre desiderato incontrarti…”

...

“Tu.. chi sei?”



Strinse i denti e riprese a correre.
Bianco. Bianco. Bianco.
Bianco come i capelli di Azmaria.
Bianco come la carnagione di Joshua, Satella, Maddalena e…



“In questo momento.. Non mi importa di nulla, solo io e te…”



…Rosetta.
Rallentò il passo e aprì lentamente la mano, sul cui palmo bruno spiccava ancora chiaramente il segno più scuro della bruciatura causata dalla stimmata.
Perché non si era dissolto nel momento in cui lei era morta?



"I demoni servono al Paradiso... Noi siamo Sue creature tanto quanto gli angeli, facciamo parte dell' equilibrio"



Sorrise amaramente. Il colore candido e immacolato della neve era anche quello dei capelli di Aion, che contraddizione. Aion.. la cui perversa natura l'aveva portato addirittura a liberare il Pandemonium...
Se lui che non lo desiderava era vivo, non osava pensare cosa fosse successo al suo blasfemo compagno, che più volte aveva dato prova di essere immortale.
Non lo sapeva e non gli interessava...
No.. in realtà non è che non gli interessasse... Desiderava fortemente che non incrociasse più il suo cammino, nè quello delle persone che gli erano care.
Un nuovo sorriso...
Le persone che gli erano care?!
A parte Azmaria, erano tutte scomparse.
In un mondo migliore forse, o forse no.
Lui avrebbe voluto.. Desiderava soltanto...
Perfavore...



"Tsk.. Un demone che prega?!"



Satella...

Una macchina dall'ululante sirena gli sfrecciò accanto, facendolo sussultare.
L'opera dei Crusaders continuava ad avere ripercussioni sul mondo...
Avrebbe fatto meglio a rientrare.. Davvero... Prima che qualcuno potesse... Si accorgesse...
Sospirò e riprese la sua corsa, diretto all' emporio a cui aveva prenotato il regalo.



"Un giorno percorreremo la Linea Astrale insieme!"

"E io ne scriverò un libro!"

"Perché no?"



La porta, dagli infissi lievemente ghiacciati, scricchiolò sotto il suo peso nel momento in cui l'aprì, appoggiandosi pesantemente alla maniglia per riprendere fiato:
- Buo.. Buonasera...
- Appena in tempo, giovanotto... Stavo per fare l'inventario e chiudere...- asserì giovialmente l'arzillo vecchietto dietro il bancone.
- Mi spia.. spiace di aver fatto così tardi.. Avete.. ancora.. il mio...- tossicchiò, ancora ansante per la corsa e per l'ansia che i frammenti di ricordo che continuavano a bersagliare la sua mente gli procuravano.
- Ehi, piano piano ragazzo! Non ti preoccupare... Eccolo qui...
La mano rugosa del negoziante estrasse un cofanetto d'ebano da sotto il bancone, facendone poi scattare il coperchio.
Le dolci note del carillon penetrarono rilassanti nella sua mente tormentata.
- Visto? Perfettamente funzionante! Te lo incarto...
- N..no, grazie... Non ho tempo...
Prese cautamente tra le mani la scatola lignea ora chiusa, passando in cambio i soldi guadagnati nel liberare dalla neve il giardino del convento proprio quella mattina.



"Cosa pensi che direbbe Aion se sapesse che ora sei un cagnolino di Dio?"



S'inchinò lievemente, infilandosi il dono sotto la blusa:
- Grazie mille!
- A te, giovanotto... Buon Natale!
- Buon Natale!- una vocina acuta, infantile, preceduta dallo scampanellio della porta, gli impedì di rispondere all'augurio.
- Buon Natale, signori! In cosa posso esservi utile?
- Buongiorno...- disse sorridente quella che probabilmente era la madre della piccola- Siamo venuti a cercare alcuni articoli da regalo.. potrebbe...
Chrno distolse lo sguardo dalla bimba sorridente, ben imbacuccata in un cappottino rosso e con un cappello bianco vaporoso che lasciava scivolare fuori le trecce biondastre.
Aprì la porta lasciata socchiusa, preparandosi psicologicamente ad affrontare nuovamente tutto quel bianco, stavolta con l'aggiunta dell'immagine di una bambina dalle trecce bionde e gli occhi azzurri che lo guardava sorridendo sfacciata... Che gli ricuciva il mantello... Che gli intrecciava i capelli fermandoli con un ridicolo fiocco giallo brillante...
- COOME, NIENTE CARILLON! NON E' GIUSTO, LO DESIDERAVO TANTO!
- Mi spiace, ho venduto l'ultimo proprio poco fa...
- NON E' GIUSTO, NON E' GIUSTO!
- Edith, non strillare così... Non essere sciocca...
- MA NON E' GIUSTO...
I singhiozzi di Edith lo seguirono fin fuori il negozio.



"Il tuo desiderio di non fare del male agli altri è un sogno infantile"

"Nel momento in cui proteggi qualcuno, ci sarà qualcun altro che ne soffrirà..."

"Qualsiasi cosa tu faccia, non puoi impedire che qualcun altro soffra"



Si circondò con le braccia, più infreddolito che mai.



"Il tuo sogno non si realizzerà..."



Forse avrebbe fatto meglio a prendere un taxi...
Già.. ma gli restavano abbastanza soldi...?



"Proprio perché non vorrai far del male agli altri..."



Maddalena...
I suoi capelli biondo chiarissimo... Il suo aspetto etereo... Gli occhi azzurro chiaro... Simile ma diversa a Rosetta...
La sua capacità di vedere il futuro attraverso i sogni...



"Ho sempre desiderato incontrarti, perché sapevo che tu avresti preso la mia vita..."



Per essere una Santa, gli aveva sbattuto in faccia la verità con fin troppa spietatezza...

Eppure.. il suo sorriso...



"Perché io.. davvero.. ti amo!"



L'aveva amata... Oh, sì...
Quanto aveva amato Rosetta, cinquant' anni dopo...
Quanto gli mancavano, entrambe...
Perché non aveva potuto restare sigillato in quella tomba, insieme a lei, per l'eternità..?



"Questo è un contratto.. La mia vita per salvare la tua..."



Portò lo sguardo all'orologio...
Accidenti, se era tardi! Azmaria probabilmente era già preoccupata per il suo ritardo...
No, no.. Non andava... Lei doveva rimanere concentrata per la Sacra Rappresentazione...
La sua voce era l'unica cosa che donasse ancora speranza alla gente...



"E' proprio inevitabile far del male agli altri?"



Svoltò l'ennesimo angolo, sperando di scorgere la Croce della Cattedrale.. ma si bloccò, il fiato sospeso.
In piedi vicino ad un lampione, una bambina infagottata in un cappotto rosso, il cappello di traverso sui capelli biondi, che si asciugava gli occhi...
Abbassò lo sguardo sul cofanetto che teneva fra le mani...



"E' proprio inevitabile far del male agli altri?"



- Ehi, piccola..?
- Mh..?- la bimba sollevò lo sguardo azzurro su di lui.
Lui sorrise, porgendole il carillon:
- Tieni!
- Eh..?- un sorriso radioso si accese sul viso arrossato dal freddo- Grazie!- tese le manine guantate, ma prima che potesse prendere ciò che quelle brune gli offrivano, un' altra mano più grande si mise in mezzo:
- EDITH!- esclamò una voce furibonda e preoccupata insieme- Che stai facendo? Ti ho detto mille volte di non rivolgere la parola agli sconosciuti mentre non sono con te!
- Ma mammaaaa...- strillò la piccola, mentre nuove lacrime si formavano nei piccoli occhi cerulei.
Chrno sbatté un paio di volte le palpebre, col respiro spezzato dalla sorpresa:
- U.. un momento signora.. io...
- Andiamo, sbrigati!- esclamò la donna, tirando via Edith.
- MAMMAAAA! SEI CATTIVA, CATTIVA, CATTIVA..- il rumore di uno schiaffo interruppe le invettive, mentre la bimba veniva trascinata via in lacrime.
Chrno rimase sul marciapiede, scosso. Abbassò lo sguardo sul carillon immerso nella neve, che semiaperto, continuava a diffondere nell'aria le note della sua melodia.
Si chinò, prendendolo fra le mani e scrollandolo da quel candore.
Lo specchietto nel quale si rifletteva la ballerina di piombo si era un po' incrinato.



"E' proprio inevitabile fare del male agli altri?

...

"Sì..."









Anche l'ultima è Molto Bella... Già. Molto...
Spero vi siano piaciute ! E, Naturalmente, ricordate che non le ho fatte io !
Per Maggiori informazione visitare direttamente qui :

www.efpfanfic.net/categories.php?catid=1&parentcatid=1

Spero davvero vi piacciano ^^ Alcune mi hano toccato molto !!!
XD
 
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Yune-Chan
view post Posted on 7/11/2010, 13:02




AACHAN!A me,sai che non serve!quindi non la leggo per l'anime!Scusaaaa.
 
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~ Anime & Manga ~
view post Posted on 7/11/2010, 13:38




Umh ? In che senso non la leggi perl l'Anime ? Io l'ho postate perchè erano così Commoventi...
Era così bello !!! Bhè, non parla dell'Anime, ma dell'Amore tra Chrono e Rosette ^^
 
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Yune-Chan
view post Posted on 9/11/2010, 17:40




A me è piaciuto Troppo la tua Fan Ficton MikaxNatsue-gocce di memoria...
ADORO ALICE ACADEMY!!!LO SEGIUVO SENZA PERDERMI UN PUNATAAAA!
 
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~ Anime & Manga ~
view post Posted on 9/11/2010, 18:23




*Appizza le orecchie* Hai detto Nastume ? ... Non sai... Quanto adoro... Gakuen... Aliceeeeeeeeeeeeeeeee !!!! (Lo sai, vero, che lo fanno su DayKids ? *o* ) Ghweeeeeeeeeeeeeeeee *w*
 
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× Soul Eater Evans ×
view post Posted on 12/11/2010, 15:11




O_O Quasi quasi mi fate paura.. MA NOOOO XD
Belline le FF, comunque !!! Molto, Pure ! L'Ultima, però Q_Q Chronoooo !! Rosetteeeeeeee !!! Azmariaaaaaaaaaaaaaaaa !!!!
TwT Cattivo Daisuke ! Non dovevi far ... Cioè.. Rosette...
 
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Yune-Chan
view post Posted on 12/11/2010, 19:48




..Lo o,ma oa fanno Karin UoU
 
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~ Anime & Manga ~
view post Posted on 12/11/2010, 20:22




... Ma adesso stiamo Parlando di City Hunter TwT Non doveva finire così...
 
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Yune-Chan
view post Posted on 12/11/2010, 21:15




non parlavamo di Prince of Tennis?
 
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~ Anime & Manga ~
view post Posted on 12/11/2010, 21:20




No, Adesso stiamo parlando di City Hunter e ti ho chiesto qual'è il tuo personaggio preferito XD
 
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Yune-Chan
view post Posted on 12/11/2010, 21:21




...Hunter!Fa morire da ridere!
 
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~ Anime & Manga ~
view post Posted on 12/11/2010, 21:24




Si, certo ._. Ed è anche...
Ka...Mo... O_O Bhè, si, ma anche Miss. Martellata E' Fantastica XD XD XD
 
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Yune-Chan
view post Posted on 12/11/2010, 21:31




Esatto!
Sai che sul live actione hanno riprodotto anche la martellata?
 
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~ Anime & Manga ~
view post Posted on 13/11/2010, 00:08




E lui è Morto ? Perchè dopo una martellata del genere i può solo MORIRE !!!!
Tanto ho Capito che Hunter è Immortale... Tu preferisci Kreta o Kaori ?
 
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Yune-Chan
view post Posted on 13/11/2010, 10:30




1)ma non aveva solo 1 compagna?
2)me lo sono guardato 2/3 anni fa l'anime,cosa vuoi che mi ricordo!
3)sia nel Live Actino City Hunter-Il Film che nell' Anime City Hunter Hunter non muore dopo una martellata.
 
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45 replies since 7/11/2010, 02:18   186 views
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